La manicure giapponese proviene – come ci suggerisce il nome – dal mondo orientale. Un mondo che tuttora basa la sua cura estetica su prodotti naturali, come da tradizione. La manicure giapponese infatti è presente e realizzata già negli antichi rituali di bellezza nipponici da più di 500 anni. Prediletta da artistocratici ai tempi, ora realizzata per chiunque la richieda, è a base di cera d’api. Il risultato? Unghie lucide, brillanti e contemporaneamente estremamente nutrite!
La differenza fra la manicure giapponese e le manicure occidentali
La manicure giapponese è un trattamento che – come ogni manicure – si prende cura dell’unghia. La differenza fra questa e una manicure classica oppure dry è l’obiettivo. Infatti mentre la manicure classica oppure la dry manicure ha generalmente lo scopo di preparare l’unghia ad altri trattamenti, come la stesura dello smalto, l’applicazione del gel, dell’acrilico o l’acrygel, o ancora del semipermanente; la manicure giapponese vuole occuparsi unicamente del benessere delle unghie.
Il trattamento di manicure giapponese utilizza la cera d’api, a differenza dei materiali chimici e sintetici usati nelle manicure occidentali, che viene applicata sulla lamina ungueale in un modo specifico. Andrà così a nutrire in profondità l’unghia e parallelamente a rendere la lamina estremamente lucida.
Perchè la cera d’api?
La cera d’api è un prodotto che proviene dall’alveare (come il miele, il propoli oppure la pappa reale). È ciò che utilizzano le api per costruire i favi ed è secreta proprio dalle api.
Il suo uso nel mondo orientare è davvero storico, infatti già anticamente le donne giapponesi usavano questo materiale per nutrire e lucidare le proprie unghie. Avevano notato che questo andava a renderle più forti, resistenti ed esteticamente più belle. Inoltre la cera d’api stimola la crescita cellulare, ciò significa che le unghie sono portare ad avere una crescita più veloce.
Quando fare la manicure giapponese
Questa tipologia di manicure come abbiamo visto non ha puramente una funzione preparatoria, ma ha una funzione nutriente e ricostituente. Per questo motivo è l’ideale per chi ha unghie fragili, che si spezzano facilmente oppure danneggiate da una precedente ricostruzione. O ancora rovinate sul girocuticole da una manicure realizzata male o dall’abitudine di mangiare o tirare le pellicine.
In tutti questi casi fare la manicure giapponese è un’idea perfetta: le lamine ungueali vengono nutrite in profondità e lucidate.
Come fare la manicure orientale per mani perfette
Materiale necessario
Per realizzare la manicure giapponese ti serviranno:
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- Buffer
- Lima
- Bastoncini di legno d’arancio
- Forbicina
- Cera d’api
- Lima in pelle di camoscio
- Polvere di c’era d’api
- Oli naturali possibilmente a base di alghe, ylang-ylang oppure bambù
I passaggi
Pulizia delle lamine ungueali
Prima di tutto, come per ogni trattamento per le unghie, dobbiamo andare a preparare le lamine. Iniziamo detergendo le dita accuratamente e sgrassando le unghie con prodotti naturali in modo da eliminare sporco e residui.
Pulizia delle cuticole e preparazione dell’unghia al trattamento
Dopo aver preparato l’unghia dobbiamo andare a lavorare sulla zona delle cuticole: eliminiamo quindi l’eccesso con un bastoncino d’arancio, spingendole con dolcezza e sollevandole. La parte alzata dovrà poi essere eliminata molto delicatamente e senza andare a toccare la pelle sana. Per aiutarci a una corretta rimozione possiamo applicare un prodotto oleoso naturale, possibilmente di origine orientale come bambù o ylang-ylang.
Una volta pulito il girocuticole dobbiamo passare il buffer sulla lamina, in modo da prepararla ad assorbire al meglio il trattamento.
Questo è anche il momento di aggiustare il bordo libero sistemando la forma.
Applicazione della cera d’api
Una volta preparata l’unghia possiamo iniziare il trattamento giapponese. La cera d’api deve essere applicata sulla lamina ungueale in modo uniforme: ogni suo angolo deve essere ricoperto dalla cera, che va premuta bene in modo da creare uno strato compatto.
Lima di pelle di camoscio per lucidare
Una volta applicata la cera d’api è tempo di lucidare. Si utilizza una particolare lima in pelle di camoscio. Bisogna passarla sull’unghia con fermezza, spostando il prodotto sull’unghia con movimenti verticali. Questo permette alla cera d’api di penetrare in profondità alla lamina e stimolare la circolazione cellulare.
È il passaggio centrale ed essenziale della manicure giapponese. Deve essere eseguito finchè non viene rimosso tutto il prodotto in eccesso e le unghie risultano lucide e brillanti.
La polvere: l’ultimo passaggio della manicure giapponese
Concludiamo il lavoro con l’applicazione di una polvere sempre a base di cera d’api, ma con aggiunta di polvere di riso, che va ad aggiungere una notevole quantità di calcio al composto: fondamentale per rinforzare la lamina ungueale. Questo serve per migliorare ulteriormente il lavoro del prodotto naturale, fissandolo e costruendo un film protettivo superiore.
Risultato e durata
Questa manicure è fatta per durare fino a due settimane. In questi 15 giorni le unghie saranno lucide come appena realizzare, sembrerà che vi sia stato applicato un top coat.
Il risultato è un’unghia sana, pulita, luminosa e naturale.
La perfetta conclusione della manicure giapponese
Una volta realizzata la manicure sulle unghie, l’ideale per concludere questo trattamento è fare un massaggio alle mani. Una coccola in più per le clienti, o per noi, che va a rendere il risultato ancora più bello.
Il kit per la manicure giapponese
Se vuoi fare la manicure giapponese a casa hai due opzioni:
- acquistare un kit già pronto, con all’interno tutto il materiale che ti servirà;
- informarti e creare il tuo kit specifico.
Noi consigliamo la seconda opzione: leggi blog o libri, parla con ragazze e donne giapponesi. Sapranno sicuramente consigliarti il modo migliore per acquistare i prodotti per creare questa splendida manicure.
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