Oggi scopriamo la storia della forma delle unghie! Come sono evolute? E come siamo arrivati dalla semplicità del medioevo fino alle forme estreme degli anni ’20 del 2000?
Le unghie sono una parte fondamentale nella cura della donna fin da sempre. Già nell’antichità venivano creati colori appositi con fiori o materiali naturali per decorarle, venivano quindi abbellite per estetica – ma non solo! Avevano anche il compito di dimostrare uno status symbol: le donne dei ceti più alti o le regine potevano metterle in mostra e impreziosirle.
Per quanto riguarda la forma delle unghie nello specifico, ha avuto una loro evoluzione: oggi ne scopriamo la storia.
Fino all’800: cura e semplicità
Partiamo dal Medioevo: il periodo buio del mondo, che aveva particolare cura delle unghie. Dai dipinti e dai ritratti di quell’epoca notiamo infatti che le donne avevano una manicure delineata e semplice. Mani pulite con unghie corte e curate.
Sappiamo che anche Maria Antonietta si prendeva cura delle sue unghie, utilizzando una pietra pomice.
Nell’800 abbiamo la conferma che le donne usassero la forma a mandorla grazie a Gustave Flaubert. Nel libro Madame Bovary (1856) leggiamo “Charles rimase colpito dal candore delle sue unghie. Erano lucide, appuntite, più levigate degli avori di Dieppe, e fatte a mandorla“.
Il ‘900: le novità nella storia della forma delle unghie
La diffusione delle forme delle unghie come le conosciamo noi però sono da rapportare al 1900.
Dagli anni ’20 di questo secolo è in voga la forma a mandorla: dolce ed elegante. Lunghe ma arrotondate, tipicamente femminili. Ricordiamoci per esempio di Rita Hayworth e delle sue unghie rigorosamente mandorlate.
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Negli anni ’40 invece le unghie tendono ad arrotondarsi maggiormente, eliminando l’effetto “ a punta”.
Il ventennio successivo, gli anni ’60, vede unghie portate corte, ma accentuate da colori forti. Qui infatti era più importante il pigmento della forma.
L’unghia quadrata invece, un’altra delle più utilizzate, la vediamo diventare un must have negli anni ’80: dove la linea geometrica era un cult ed è stata assorbita anche dal mondo-unghie. È anche il periodo in cui si sviluppa la squoval.
Dagli anni ’90 le forme usate variavano fra la quadrata e la rotonda, a seconda della richiesta delle clienti.
2000: arrivano le forme moderne ed estreme
È solo negli ultimi anni però che si è vista un’evoluzione importante della creazione delle forme delle unghie. Questo grazie anche alle potenzialità delle ricostruzioni in gel e in acrilico.
La ricostruzione infatti consente di creare forme estreme o particolari, come per esempio la stiletto o le sue varianti: la edge, la pipe o la bridge. Per non parlare della mandorla russa, gotica o la marylin!
Notiamo quindi come l’unghia abbia seguito l’andamento secolare della bellezza. Prima semplice dimostrazione di cura e pulizia, è diventata poi sempre più importante fino ad essere oggi peculiarità estetica imprescindibile.
Non solo! Ora le unghie vengono dipinte, curate e abbellite anche dai maschi, sdoganando il loro essere unicamente “cosa da donne”. E chissà cosa ci riserverà il futuro!
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